INTERNATIONAL PRESSAlbergo diffuso, la nuova frontiera dell’ospitalità
Vi propongo uno stralcio di un articolo molto interessante sugli Alberghi Diffusi scritto da Loredana Ingrosso e pubblicato dalla Voce di Manduria: “Intorno agli anni Ottanta il centro storico diviene infine la matrice del rinnovo urbano, uno spazio di “riscoperta”, ma anche una zona del loisir, catalizzatrice dello sviluppo economico di una città e del miglioramento della sua immagine.
Si implementano proposte di sviluppo turistico locale, rispettose dell’ambiente e “sostenibili”, modalità a rete che generano filiere in un contesto urbano di pregio, da considerarsi soluzioni contrastanti lo spopolamento dei borghi e funzionali alla generazione della necessaria interazione in essi fra i settori dell’agricoltura, dell’artigianato e dei servizi.
Nascono quindi anche nuove formule di ospitalità, più attente ai prodotti del territorio, all’ambiente e alla cultura dei luoghi, che propongono non un semplice soggiorno, ma un vero e proprio stile di vita a contatto con i residenti delle località interessate, più che con altri turisti, pur potendo contare comunque su tutti i servizi alberghieri (accoglienza, assistenza, ristorazione, spazi e servizi comuni per gli ospiti); tutto questo alloggiando in case e camere che distano non oltre 200 metri dal cuore, dal fulcro, dall’anima dell’Albergo Diffuso, ossia dall’edificio nel quale sono collocati reception, ambienti comuni ed area ristoro.
Con questo approccio al territorio, I luoghi diventano “racconti” in cui ci si addentra e in cui si vivono le esperienze da protagonisti.
Un modello interessante, innovativo ed originale (definito dal New York Times: “semplice, ma geniale”)
tra le forme di ospitalità che sposa questo modo di porsi con il proprio ambiente urbano, è quello dell’Albergo diffuso (termine introdotto nel Dizionario Zingarelli della lingua italiana, nel 2006); modello rigorosamente “Made in Italy”, perché è un fenomeno che ha radici storiche e culturali esclusivamente nel nostro paese.
L’albergo diffuso è “un’impresa ricettiva alberghiera situata in un unico centro abitato, formata da più stabili vicini fra loro, con gestione unitaria e in grado di fornire servizi di standard alberghiero a tutti gli ospiti” ( definizione di Giancarlo Dall’Ara, che ha perfezionato il modello dell’Albergo Diffuso ed ha fondato l’Associazione Nazionale degli Alberghi Diffusi, della quale è presidente).
L’aggettivo “diffuso”, denota dunque una struttura orizzontale e non verticale come quella degli alberghi tradizionali, che spesso assomigliano ai condomini.
Anche di Albergo diffuso si incomincerà a parlare dai primi anni ’80, dopo una lunga serie di esperienze sul campo avvenute in Friuli ( nel processo di ricostruzione del dopo terremoto del 1976) e in Sardegna.
È chiaro che l’Albergo Diffuso è un modello di sviluppo del territorio in prospettiva turistica a impatto ambientale nullo, perché per la sua realizzazione non è necessario costruire nulla, ma soltanto recuperare e mettere in rete quanto esiste già.
Un Albergo Diffuso, inoltre, è in grado di animare i centri storici, stimolando iniziative e l’attività di produttori locali, considerati componente chiave concreta dell’offerta, oltre alle altre chiavi astratte ma fondamentali riconducibili all’originalità, al forte legame col territorio ( dentro tutta “l’ esperienza” e mai fuori dalla porta), alla passione, alla sostenibilità,all’autenticità della proposta.
In Italia gli alberghi diffusi sono oggi una sessantina circa, presenti soprattutto in Toscana, Marche, Sardegna e Puglia.
Nella nostra regione in particolare, il Regolamento attuativo del 22 marzo 2012 n. 6 rende operativa la Legge regionale del 15 luglio del 2011 n. 17 intitolata “Istituzione e disposizioni normative dell’attività ricettiva di Albergo diffuso” ; l’Associazione Nazionale Alberghi Diffusi inoltre, indica la presenza nel territorio pugliese di 6 attività ricettive con modalità di Alberghi Diffusi.
Loredana Ingrosso
l.ingrosso@lavocedimanduria.it
http://www.lavocedimanduria.it/wp/albergo-diffuso-la-nuova-frontiera-dellaccoglienza.html