Nell’estate della crisi ripartiamo dagli Alberghi Diffusi
Intervista a Teresa Cremona
COS’È DAVVERO UN ALBERGO DIFFUSO
Un albergo diffuso è un albergo che non si costruisce, ma che nasce mettendo in rete case che già c’erano. Spesso gli alberghi diffusi nascono in piccoli o minuscoli borghi storici, qualcuno quasi inabitato. Quella che anche un giornalone come il Times ha definito come “trovata semplice e al tempo stesso geniale” è nata in Italia, e dopo un evento terribile come un terremoto. Analogie con l’oggi… pensiamoci.
Il sisma è quello che nel 1976 ha segnato il Friuli, e negli anni ’80 arriva l’idea di riconvertire all’ospitalità case e borghi disabitati della Carnia. Nel 1982 nasce il progetto pilota Comeglians, portato avanti da un gruppo di lavoro che si avvaleva della consulenza di Giancarlo Dall’Ara, di fatto l’ideatore di questo modello di ospitalità. Ma solo negli anni ’90 si è arrivati a capire bone di cosa parliamo ancora oggi. Così, in coda al progetto del piano di Sviluppo Turistico di Marghine Planargia, in Sardegna, sono nati a Bosa e a Santulussurgiu i primi veri “Alberghi diffusi”, con edifici vicini tra loro, e la possibilità per gli ospiti di avere garantiti tutti i servizi alberghieri, compresi gli spazi comuni.
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