La Toscana non ama gli alberghi diffusi
In questi giorni la Regione Toscana, che sinora si era caratterizzata per non avere una norma sull’albergo diffuso, degna di questo nome, ha approvato una legge che – per gli alberghi diffusi – non prevede classificazione.
Stamane ho ricevuto una bella email da un AD della Toscana, che commenta quanto è accaduto: “è cosi buffo e triste essere amati, sognati, sponsorizzati, esaltati in terre straniere e non in Italia dopo anche l’ultima legge sul turismo.
La Toscana cosi amata ha girato le spalle alla vacanza dei borghi, a coloro che come scelta di vita abitano e trascorrono tra lavoro e vita, fusi insieme, esperienze che gli stranieri guardano con curiosità e invidia. Felice comunque di rappresentare questa idea-sogno nel mondo.”
Questa bellissima email è il migliore commento che si possa fare all’assurda scelta della Regione Toscana che – credo per incompetenza – ha tolto la classificazione agli Alberghi Diffusi. Speriamo intervenga il Ministero, almeno coordinando le normative regionali sull’AD.
Nuova legge sul turismo della Regione Toscana: Abolita la classificazione per gli alberghi diffusi.
“Per gli alberghi diffusi (di cui alla legge regionale n. 71/2013 “Disciplina dell’attività ricettiva di albergo diffuso” che viene abrogata) il nuovo testo unico introduce un nuovo criterio per l’approvazione: essi dovranno essere localizzati nei centri storici, in nuclei insediativi in ambito costiero e nei borghi rurali, caratterizzati da pregio-ambientale, vitalità e vivibilità dei luoghi, aventi popolazione uguale o inferiore a 5mila abitanti. Inoltre, la classificazione viene abolita. Sarà il futuro Regolamento di attuazione della legge a stabilire gli standard minimi necessari.”
http://www.regione.toscana.it/-/turismo-la-nuova-legge-regionale-testo-unico-sul-sistema-turistico-regionale-#trutture%20ricettive%20alberghiere%20campeggi%20e%20villaggi