L’ideazione di un Albergo Diffuso sul Lago di Garda. Muslone e il progetto “Tra cielo e lago”

Con questa tesi di laurea si vuole sviluppare una proposta mirata a favorire la rivalorizzazione dei piccoli borghi, che rischiano di divenire paesi fantasma a seguito di un inesorabile spopolamento. La proposta si basa sull’applicazione del cosiddetto “Albergo Diffuso”, una forma di ospitalità ideata da Giancarlo Dall’Ara negli anni Ottanta, poi perfezionata e normata nel corso dei successivi trent’anni.

 

L’idea di creare un Albergo Diffuso sulle sponde del Lago di Garda è il risultato di un processo nato sulla base di diverse riflessioni.

La prima di queste riguarda la constatazione che il turismo che si è sviluppato nel corso degli ultimi decenni è purtroppo un turismo che ha rivolto poco interesse al rispetto della specificità del territorio e alla popolazione che vi risiede, ma che oggi riscopre questi importanti valori.

Questa considerazione è valida per il Lago di Garda, territorio preso in considerazione, ma, purtroppo, anche per molte altre realtà italiane (e non).

Da qui è scaturita la volontà di dar vita ad un turismo attento al territorio e alla cultura locale, che sappia mantenersi nel tempo, non prosciughi il territorio della sua specificità e risponda alle esigenze dei turisti. L’obiettivo ambizioso è quello quindi di dar vita ad un turismo “sostenibile” in tutte e tre le accezioni previste dal Rapporto Brundtland (1987).

Per raggiungere l’obiettivo di uno sviluppo economico, sociale, culturale e ambientale è indispensabile il coinvolgimento della popolazione locale e di tutti i soggetti coinvolti, al quale si associa il rafforzamento del ruolo delle autorità locali.

 

Per rispondere a questo obiettivo, una buona strada può essere quella dell’Albergo Diffuso. Per poterlo creare è necessario un borgo caratteristico, interessante da un punto di vista paesaggistico, con la presenza di una popolazione interessata ad un progetto simile e disponibile ad essere coinvolta.

 

Lo studio di caso presentato nel corso di questo elaborato è il borgo di Muslone, una piccola frazione posta all’interno dei confini comunali di Gargnano, sulla sponda occidentale del Lago di Garda.

Le caratteristiche peculiari del borgo, simile a molti altri presenti sul territorio nazionale, riguardano prevalentemente la sua posizione e il suo andamento demografico. Quest’ultimo, di segno negativo sin dal XV secolo, ha comportato una progressiva perdita di popolazione del piccolo centro, con il rischio di un suo totale abbandono nell’arco del prossimo decennio, a causa di una totale assenza di posti di lavoro.

La seconda caratteristica consiste nell’ubicazione del borgo stesso. Esso è infatti posto in zona montuosa a ridosso del Lago di Garda, destinazione turistica affermata. La possibilità di coniugare punti di interesse turistici rinomati (presenti nei dintorni della frazione), con cultura, tradizioni, relax, tempi lenti e, soprattutto, Italian way of life, rappresenta nell’idea di vacanza di oggi un valore aggiunto non indifferente.

 

I motivi per cui questa frazione è particolarmente idonea alla progettazione di questa struttura ricettiva sono i seguenti:

-          Muslone presenta un centro storico di origine medievale ben mantenuto;

-          la posizione è ottimale sia da un punto di vista paesaggistico, sia in termini di accessibilità,; allo stesso tempo, vi è la percezione di essere “fuori dal mondo e dal tempo”;

-          gli abitanti si sono rivelati estremamente disponibili, interessati al progetto e pronti a collaborare;

-          il borgo è soggetto ad una continua migrazione dei suoi residenti verso luoghi che offrono maggiori possibilità di lavoro; molti edifici sono stati venduti a stranieri, senza alcuna ricaduta positiva sul territorio.

 

Quest’ultimo fattore è avvertito come una grande minaccia da parte di alcuni abitanti e forse anche per questo motivo hanno mostrato tanto interesse nell’idea dell’Albergo Diffuso. Viene quindi considerato uno strumento utile per mantenere intatto il proprio borgo e non lasciarlo morire o comunque trasformare.

 

La speranza è quindi quella di portare una soluzione alle problematiche di Muslone, puntare ad uno sviluppo turistico in grado di portare benefici a coloro che vivono il territorio.

Un’ulteriore speranza, strettamente connessa alla precedente, è quella di veder crescere in tutto il Lago di Garda un turismo maggiormente sostenibile, che vada ad inquinare meno l’ambiente naturale e il contesto socio-culturale.

Come ogni destinazione turistica vi è la necessità primaria di intraprendere questa strada, per aumentare il benessere di residenti e turisti, di oggi e di domani, per non andare quindi incontro all’inevitabile declino previsto nel ciclo di vita di una destinazione turistica.

Proprio a fronte di queste generalizzate necessità, il progetto qua ideato potrebbe essere applicato in numerosi borghi italiani che presentino caratteristiche similare rispetto a quello preso in esame, con le opportune varianti.

Micol Dusi

GDA Giancarlo Dall'Ara Consulenze e progetti di marketing
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