L’Albergo diffuso della Provincia dell’Aquila. Analisi di un caso in termini di segmentazione del mercato, posizionamento e politiche di promozione.

Autore/Autrice: Rosaria di Girolamo
Anno accademico: 2003-2004
Università: Università degli studi dell’Aquila
Email: rosaria.digirolamo@tin.it

 

L’argomento affrontato in questa ricerca nasce dalla constatazione della presenza di nuove forme di ospitalità turistica , quali l’Albergo diffuso , che per la prima volta sembrano interessare anche la regione abruzzese .
Nello specifico la nostra attenzione si è rivolta al caso nato nel comune aquilano di Pettorano sul Gizio dall’ideazione dello stesso ente .
Il piano di marketing turistico nelle sue linee guida ha focalizzato l’attenzione verso una clientela , principalmente straniera , che si rivolge ad un turismo basato sulla natura e di tipo enogastronomico in vista di una buona politica di promozione del posto verso il mercato europeo .
Le prospettive per la nascita di un albergo diffuso a Pettorano sono delle migliori come confermano i risultati dell’analisi SWOT applicata al suddetto territorio.
Il ristorante “La Locanda” sorto sul tratturo Celano – Foggia ( sul quale si affaccia l’intero borgo ) e in cui è ancora conservata una targa indicante il pedaggio pagato un tempo dai transumanti , potrebbe divenire il punto d’accoglienza delle strutture ricettive collocate nel centro storico .
Il comune , inoltre , è posizionato all’interno della Riserva Naturale Genzana Alto Gizio importante per la ricchezza di specie faunistiche e vegetali e per essere il principale corridoio ecologico tra il Parco Nazionale d’Abruzzo e il Parco Nazionale della Majella .
La suddetta Riserva , gestita dallo stesso comune e partner per quanto riguarda il progetto APE – Compagnie dei Parchi , con l’aiuto della Regione Abruzzo ha contribuito nel cofinanziamento del progetto per la “Tutela, valorizzazione e promozione del patrimonio paesaggistico ed ambientale” .
Il successivo recupero del patrimonio edilizio del piccolo centro ha portato alla ristrutturazione di 50 alloggi per un numero totale di 155 posti letto attualmente gestiti dall’ente comunale .
Il borgo ricco di monumenti e beni demoetnoantropologici è stato inserito dall’Anci nel cenacolo dei Borghi più belli d’Italia ed è , inoltre , strategicamente posizionato a meno di un km dalle più rinomate località sciistiche – quali Roccaraso e Rivisondoli – e dalle città della Valle Peligna ricche di arte e cultura – quali Sulmona, Pacentro, Anversa degli Abruzzi .
Tuttavia lo sforzo operato dalla comunità locale di sostenere lo sviluppo delle risorse del territorio a favore di un’economia prevalentemente turistica non trova ancora in Abruzzo dal punto di vista giuridico un riconoscimento a differenza di altre regioni come la Sardegna e in Friuli Venezia Giulia .
In Abruzzo l’unica forma di microricettività turistica individuata , con L.R.78/2000 , è quella del B&B che potrebbe agevolare il progetto pettoranese nell’apertura e nell’offerta dei servizi turistici ma fare ciò significherebbe cambiare rotta al disegno iniziale . Progetto , inoltre , che non è l’unico in questa regione , se pensiamo a quello sorto , all’interno del borgo mediceo di S. Stefano di Sessanio .
Per questo motivo il piano di marketing turistico nell’ Analisi della clientela di riferimento ha tenuto conto della tipologia di clienti italiani e stranieri che si rivolgono al B&B e rispetto alla domanda si è esaminata la presenza straniera in Italia secondo le tendenze e le previsioni sull’ecoturismo per i prodotti sui segmenti Parchi Natura e Centro tipico enogastronomico.

Master in manager del turismo.
Università degli studi dell’Aquila.
A.A. 2003 – 2004 .
Relatore : Dott.ssa Barbara Iannini.

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