Un nuovo modello di sviluppo dei borghi
E’ di ieri la notizia che l’Amministrazione Comunale di Santo Stefano di Sessanio ha deciso di abbattere un edificio moderno, invasivo e senza alcuna funzione, inutilizzato da decenni. Questa decisione, questo gesto “simbolico” rappresenta un passo concreto verso la tutela del paesaggio e la valorizzazione dell’identità storica, e riporta di attualità il tema della salvaguardia paesaggistica dei borghi storici e del rapporto tra costruito storico e paesaggio, perseguito con tenacia da Daniele Kihlgren.
Kihlgren, imprenditore visionario noto per il successo degli Alberghi Diffusi di Santo Stefano di Sessanio e di Matera, persegue da anni il riconoscimento dello status di “patrimonio” per i borghi storici. La sua proposta – visibile anche nei suoi progetti di Albergo Diffuso, che nascono per difendere e valorizzare l’eccezionale equilibrio tra architettura tradizionale e paesaggio – ha dunque portato ad un primo risultato, non scontato, e per il quale desidero complimentarmi con lui a nome dell’Associazione Nazionale degli Alberghi Diffusi.
Molti borghi del nostro paese hanno perso l’equilibrio tra costruito e paesaggio a causa di urbanizzazioni decontestualizzate, come seconde case o edifici pubblici costruiti negli anni ’60 e ormai in stato di abbandono. E nonostante esistano finanziamenti dedicati alla demolizione di strutture deturpanti, questi fondi sono spesso utilizzati per nuove costruzioni di dubbia utilità sociale.
Un nuovo modello di sviluppo per i borghi
La valorizzazione dei borghi passa attraverso la protezione e il riconoscimento del loro patrimonio storico, spesso trascurato rispetto ai grandi centri urbani. L’iniziativa di Daniele Kihlgren, ed il primo risultato ottenuto a Santo Stefano di Sessanio: il modello di rinascita, puntano a far emergere questo patrimonio “minore” come elemento essenziale di identità e coesione comunitaria.
I borghi storici del nostro paese, anche quando sono in stato di abbandono, incarnano un perfetto equilibrio tra costruito e paesaggio naturale, offrendo un modello di convivenza armonica tra uomo e ambiente. La salvaguardia di questi luoghi implica un approccio integrato che rispetti tanto l’architettura storica quanto l’ambiente circostante, evitando cementificazioni o trasformazioni invasive.
Promuovere un turismo sostenibile e rispettoso dell’identità locale è il fulcro di un nuovo modello di sviluppo. Questo implica un’economia circolare incentrata sulla rigenerazione dei borghi, la valorizzazione delle risorse locali e il coinvolgimento delle comunità per creare valore duraturo. L’Albergo Diffuso, correttamente inteso come modello di ospitalità originale e motore di sviluppo sostenibile, può essere al centro di questa strategia, come dimostrano i casi degli AD dell’Associazione Alberghi Diffusi in Italia e all’estero.
Questi temi delineano una prospettiva in cui i borghi diventano non solo testimonianze del passato, ma anche laboratori per un futuro più equilibrato e rispettoso.
GD