L’Albergo Diffuso come strategia per il risveglio dei centri minori

L’Albergo Diffuso come strategia esperienziale per il risveglio dei centri minori. Il caso del borgo di Lovere

Tesi di Laurea di Novella Besozzi

Il presente lavoro nasce dal tentativo di dare interpretazione agli effetti dinamici prodotti nel settore turistico dall’innovazione ricettiva espressa dall’Albergo Diffuso, rivelandone la validità come strumento sostenibile di sviluppo territoriale nonché alternativa turistica dal ricco contenuto esperienziale, specialmente a vantaggio di località periferiche e centri minori lasciati al margine delle rotte turistiche più battute. La realtà del borgo lombardo preso in analisi ha dimostrato che la generazione di valore e la sostenibilità rappresentano variabili interconnesse con effetti positivi sulla competitività della destinazione a livello nazionale ed internazionale. La fase iniziale della ricerca, di natura qualitativa, ha permesso di consolidare e approfondire, attraverso il confronto con gli interlocutori istituzionali di riferimento, le basi teoriche acquisite dalla letteratura, recependo l’immagine di una struttura che, fisicamente distribuita seguendo un filo orizzontale tra le vie del centro storico del paese, attraverso la promozione del patrimonio umano, culturale e naturalistico locale, intende offrire al visitatore l’esperienza di condividere lo stile di vita e le tradizioni del luogo. Gli aspetti caratterizzanti l’offerta dell’Albergo Diffuso Torre Soca, emersi in fase d’intervista, hanno confermato i fondamenti teorici illustrati (Dall’Ara, 2015) ed evidenziato il rapporto sinergico che l’albergo è in grado di innescare con il piccolo borgo di origini medievali e la sua comunità, esercitando un’influenza significativa sull’attrattività turistica di un’area territoriale da tempo esposta a difficoltà demografiche e scarsa vitalità economica: il valore della proposta risiede nella conservata autenticità del contesto territoriale in cui è dislocata la struttura che, lontano da fenomeni di massa preconfezionati, sembra favorire lo sviluppo di relazioni tra turista e residenti. La ricerca di esperienzialità della nuova generazione turistica è tuttavia soddisfatta, secondo il management del Torre Soca, solo conferendo un ruolo attivo e protagonista al visitatore che, in quanto emotivamente coinvolto nella vacanza-esperienza, ne esce personalmente arricchito.

 

I punti di forza dell’Albergo Diffuso di Lovere che l’intervista ha messo in risalto sono stati tradotti, nella seconda fase del lavoro, in variabili oggetto di misurazione attraverso la somministrazione di un questionario agli ospiti in soggiorno durante il periodo d’indagine, con l’obiettivo di verificare la corrispondenza della percezione turistica dell’esperienza di vacanza alla filosofia ospitale presentata. I risultati ottenuti hanno confermato i punti virtuosi alla base del modello, specialmente avvalorando il contatto con il territorio nel suo pieno rispetto e la preservata autenticità del borgo, integrato nel tessuto sociale e culturale locale, capace di infondere nell’ospite la sensazione di “sentirsi come a casa”, collocata al primo posto della scala d’importanza tra le prerogative attese dall’esperienza di viaggio. L’atmosfera autentica di Lovere, selezionata come variabile di maggiore influenza emozionale, è avvertita in ogni aspetto della vacanza: infatti, pur concentrata in un arco di tempo limitato, più della metà degli ospiti afferma di poter paragonare l’esperienza vissuta a quella di un «residente temporaneo» (Dall’Ara, 2015) per l’elevato grado di condivisione e interazione territoriale. Nella realtà analizzata, lo studio condotto sancisce l’Albergo Diffuso come innovativo strumento strategico dal forte valore esperienziale ed emozionale, in difesa della storia e della cultura locale, con conseguenti risvolti sull’attrattività dell’area come destinazione. Come i dati attestano, si tratta di una proposta turistica particolarmente aderente alle esigenze e al gusto del segmento di nicchia dei viaggiatori «permeabili» (Canestrini, 2004), rappresentativo di una domanda informata ed evoluta, generalmente di categoria sociale medio-alta, indipendente e smart nella scelta e nella progettazione del tempo di vacanza.

 

Grazie al contributo di questo lavoro è stato possibile verificare sul campo la reale attinenza dell’Albergo Diffuso al concept del modello originariamente ideato e misurarne l’autenticità quale valida strategia esperienziale sulla base delle opinioni espresse dal segmento turistico attratto, limitando l’analisi alla sola struttura del borgo di Lovere. Il principale limite della ricerca, infatti, considerata la natura dello studio e la complessità della situazione contingente derivante dagli effetti della pandemia Covid-19, è correlato alla valutazione di un’unica struttura alberghiera. Gli sviluppi futuri, sulla base dei dati ottenuti, potranno essere estesi ad ulteriori alberghi orizzontali al fine di rafforzare (o eventualmente confutare) quanto il caso Torre Soca ha riscontrato, tenendo sempre in considerazione che il connubio impresa-territorio costituisce un unico prodotto da gestire secondo una logica integrata.

Tesi presentata da Novella Besozzi discussa nel mese di luglio 2020 presso l’Università degli Studi di Verona nel corso magistrale di Lingue per la Comunicazione Turistica e Commerciale (110 e Lode, complimenti!)

 

novellabesozzi@gmail.com

 

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