Alberghi Diffusi: nuove mete per ripartire

Beyond simply how people are, Italy impresses us with how people care – about their culture and heritage. The Slow Food and agriturismo (“farm stay”) movements are expressions of this caring. Lesser known is the albergo diffuso (“dispersed hotel”), the idea of offering accommodations that embrace what already exists—designing the future into the past.

The term albergo diffuso is credited to Giancarlo Dall’Ara. In the 1980s, he sought to rescue semi-deserted towns in Friuli and Abruzzo. How? Construct a hotel not by demolishing old buildings in order to erect something new, but rather by renovating the existent buildings and placing hotel services within them. From this beautiful idea, the first albergo diffuso was born.

It’s “dispersed” because you may find reception in one building, dining in another, and bedrooms “scattered” in others, all within easy walking distance, all woven into the fabric of the local community. At La Residenza Sveva in Termoli, Molise, our bedroom was over a local woman’s kitchen, while reception and breakfast were around the corner, flanking the main piazza and its cathedral.

https://www.foodstoriestravel.com/b/albergo-diffuso-travel-that-protects-italian-historic-centers

 

Con il progetto “Uffizi diffusi”, Schmidt si ispira al sistema sperimentato nei piccoli borghi con il concept dell’albergo diffuso: camere d’albergo sparse in diverse case nei villaggi rurali o di montagna – spesso abbandonati per via dell’emigrazione – recuperate da imprenditori visionari. Come Daniele Kihlgren, artefice negli anni ’90 del recupero del borgo medievale di Santo Stefano di Sessanio in Abruzzo. Un successo che ha dato fiato al fenomeno: oggi sono 150 gli alberghi “dispersi” in tutta Italia. In tempi di pandemia hanno un enorme vantaggio competitivo: soddisfano al meglio le esigenze degli ospiti, garantendo il massimo rispetto delle norme di sicurezza sanitaria. Applicare questo schema all’arte significa portare le opere fuori dai magazzini degli Uffizi e metterle in mostra in diverse località della Toscana, in condizioni di sicurezza. Ma anche decongestionare gli accessi e trasformare la regione in un grande museo sparpagliato.

https://www.ilriformista.it/come-rilanciare-larte-post-covid-gli-uffizi-diffusi-presi-a-modello-dalla-cnn-201782/?refresh_ce

 

L’Huffington Post presenta l’albergo diffuso di Corippo

“con l’arrivo dell’estate, il minuscolo villaggio, di soli 12 abitanti, di Corippo nella Valle Verzasca si trasforma nell’Albergo Diffuso. Il paese albergo offrirà agli ospiti l’esperienza a tutto tondo di un autentico villaggio ticinese”

https://www.huffingtonpost.it/entry/pasqua-nel-canton-ticino-fra-ponti-tibetani-altalene-dautore-e-trekking_it_605dccb3c5b65d1c2814baa6

 

La Stampa presenta l’albergo diffuso di Corippo

Abbiamo consultato Wikipedia e scoperto che un albergo diffuso è “un’impresa ricettiva alberghiera situata in un borgo, formata da più case, preesistenti e vicine fra loro, con gestione unitaria e in grado di fornire servizi alberghieri a tutti gli ospiti”. Insomma si tratta di un piccolo paese trasformato in un grande hotel….

https://www.lastampa.it/economia/2021/03/20/news/albergo-diffuso-un-intero-villaggio-del-ticino-si-trasforma-in-hotel-1.40047950

 

Raggiolo piccolo borgo del Casentino, nell’albergo diffuso Borgo dei Corsi

https://siviaggia.it/borghi/video/raggiolo-delizioso-borgo-casentino-immerso-verde/325428/

 

All’interno di un articolo dedicato al progetto degli “Uffizi Diffusi” il Financial Times, per spiegare il concetto, non ha solo spiegato l’origine dell’idea, ma ha anche linkato il portale dell’Associazione Nazionale Alberghi Diffusi

“the Uffizi Diffusi project, the name inspired by Italy’s alberghi diffusi, hotels in which the rooms are scattered among various houses, typically in a historic rural village”

https://www.ft.com/content/698d8760-07b2-42c1-8e03-e5b8bc2eb2be

 

Trasformare un borgo della Lunigiana in un ufficio per lo smartworking, coniugando servizi per il lavoro con proposte di esperienze per il tempo libero, coinvolgendo le attività del territorio e salvandolo così dallo spopolamento. E’ l’obiettivo del progetto ‘Apella Happy Office’ lanciato dall’albergo diffuso Montagna Verde che sta lavorando per creare una vera e propria rete di servizi per i nomadi digitali che possa sostenere l’economia locale all’insegna del viaggio come stile di vita. La famiglia Maffei, proprietaria dell’albergo diffuso, ha deciso di investire per dotare la struttura di una connessione efficiente, postazioni lavorative all’aperto, intorno alla piscina o sotto i castagneti, servizi di segreteria come scanner, proiettori e fotocopiatrici, spazi comuni per piccole riunioni aziendali. L’iniziativa partirà ad aprile con una quarantina di posti letto, in camere o appartamenti, un ristorante e servizi adattabili in base alle esigenze.

https://www.lagazzettadimassaecarrara.it/notizie-brevi/2021/03/a-caccia-di-nomadi-digitali-per-far-rinascere-un-borgo-della-lunigiana/

 

CNN torna a parlare di Alberghi diffusi.

Nell’articolo “L’Italia ha trovato un nuovo modo per combattere l’overtourism” descrive il progetto “Uffizi Diffusi” e dice che si tratta di una rivisitazione del concetto italiano dell’albergo diffuso! e in effetti….

“Enter the Uffizi Diffusi project. Meaning “scattered Uffizi,” it’s a reimagining of Italy’s “scattered hotel” concept, in which individual “rooms” are located in different houses of a village.

In this project, artworks stored in the Uffizi’s deposit will be put on show throughout the surrounding area of Tuscany, turning Italy’s most famous region into one big “scattered” museum.”

https://edition.cnn.com/travel/article/uffizi-diffusi-tuscany-galleries-overtourism/index.html

Gli “Uffizi Diffusi” mirano, quindi, a riportare l’arte da dove è venuta per la prima volta, collegando le persone direttamente al loro patrimonio. Un’idea assolutamente ammirevole e che piace molto agli statunitensi, che avevano già elogiato il sistema tutto italiano e vincente degli alberghi diffusi.

https://siviaggia.it/notizie/video/cnn-elogia-modo-italia-combatte-turismo-massa/323482/

 

Nuove mete per ripartire

Mettono insieme l’autenticità dell’esperienza e il turismo di prossimità gli Alberghi diffusi (alberghidiffusi.it) nati decenni fa per rivitalizzare i piccoli borghi abbandonati della Carnia. Con camere sparse, diffuse appunto, facenti capo a una piccola reception e a una saletta per la colazione. Oggi raccolti nell’Associazione Nazionale Alberghi Diffusi, che ne conta 140, la formula risponde bene all’esigenza di avere una camera tutta per sé, vivendo allo stesso tempo l’intero borgo. Esportato anche in Giappone nella casa di legno Yakage-Ya nella prefettura di Okayama, il format piace. Nonostante il Covid, risultano in espansione, con un maggior numero di camere, gli alberghi diffusi Villa Asfodeli a Tresnuraghes, (Oristano) in Sardegna; il Castello dal Pozzo a Oleggio Castello, (Novara) in Piemonte; l’eco-friendly Bisos di Paulilatino, nell’Oristanese e l’eccezionale Le Grotte della Civita a Matera, in Basilicata, che sta annettendo un palazzotto del 1700, nei Sassi, di cui si stanno recuperando pavimenti e soffitti. Gli interni ospiteranno un dècor minimal-barocco con influenze napoletane, siciliane e pugliesi.

https://www.iodonna.it/lifestyle/viaggi/2021/02/28/voglia-di-viaggiare-nuove-mete-per-ripartire/

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