Ospitalità Diffusa a Belmonte Calabro (CS). Verso l’Albergo Diffuso

“E’ preferibile accendere un fiammifero nella notte anziché limitarsi a maledire l’oscurità. Non è un caso che sia questo proverbio ad introdurre il sito internet di Ecobelmonte, la sperimentazione di una attività di ospitalità diffusa in Calabria e precisamente a Belmonte Calabro in provincia di Cosenza. L’avviata iniziativa è nata dalla volontà di un gruppo di giovani, riuniti in associazione, di ridare vita al borgo antico. L’associazione A. Praca con l’avvio delle attività di Ecobelmonte sposa una filosofia, un modello di ospitalità nuovo, che attraverso il recupero di vecchie abitazioni abbandonate e non utilizzate, promuove lo sviluppo turistico del territorio e più che un semplice soggiorno un vero e proprio stile di vita. E’ un modo particolarmente adatto per valorizzare borghi e paesi di interesse culturale artistico ed architettonico, offrendo agli ospiti l’esperienza di vita di un centro storico consentendo inoltre al turista curioso il punto d’appoggio dal quale partire alla scoperta di itinerari, spesso poco battuti, finalizzati alla conoscenza dell’arte e della cultura nonché della ricchezza di paesaggi suggestivi fatti di natura, credenze popolari, suggestioni religiose, vestigia del passato più remoto. Ecobelmonte, a Belmonte Calabro in provincia di Cosenza, è stato realizzato con un lavoro di restauro delle casette (molte delle quali disabitate da oltre un secolo e dimora in passato di contadini e/o pescatori) da parte di esperti artigiani locali, che hanno utilizzato materiali tipici, mantenendo le originali caratteristiche degli interni delle case calabresi riutilizzando i materiali o comunque attingendo alla bioedilizia.
L’ospitalità nelle casette, che prendono il nome dalle tante località del paese, da vivere quindi nella sua unicità (Poliano, Vadi, Spineto, Palombelli, Salice, Cava, Petrone, Annunziata) è gestita dai soci dell’Associazione A Praca i quali si fanno promotori di una vacanza “leggera” fatta di svago, divertimento, conoscenza e condivisione. Vivere in simbiosi con gli abitanti del centro storico consente di conoscere l’anima del luogo e di apprezzare in presa diretta usi, costumi e tradizioni.
Il processo di crescita di un territorio comporta il riconoscimento di un insieme di valori (immagine e identità del luogo, impegno civile dei suoi abitanti, livello di qualità della vita…): ecco perché i giovani dell’Associazione portano avanti azioni miranti a sensibilizzare le popolazioni locali rispetto ai valori identitari e culturali di cui l’area è portatrice. Un’altra delle azioni pratiche realizzate, nell’indirizzo della salvaguardia del territorio e del paesaggio, di classico sviluppo sostenibile è stato il recupero di un terreno scosceso, a ridosso del centro storico, con la realizzazione di strutture di sostegno costituite da balze in terra battuta, pietrame ed intreccio di virgulti di castagno con lo scopo di creare, recuperando una tecnica molto usata dai nonni, dei piani di terreno orizzontali o debolmente inclinati dove è stata impiantata una vigna di uva Marcigliana  (antico vitigno autoctono) e creato un giardino con piante di frutta antica ed ormai difficilmente reperibile sul territorio.

Il Comune di Belmonte Calabro, città del vino dal 2003, è tra l’altro un borgo di origine medioevale, arroccato su una collina rocciosa a forma di schiena d’asino, coperta dalla macchia mediterranea  bagnata dal fiume Veri e con una splendida vista sul mare che, in alcuni periodi (tra ottobre e dicembre), restituisce le suggestive immagini dell’arcipelago delle Isole Eolie con in primo piano il vulcano di Stromboli in perenne attività.
Patria di numerose personalità illustri – da Michele Bianchi al poeta Galeazzo di Tarsia – Belmonte è oggi sede della Riserva Naturale WWF Scogli di Isca e di varie attività culturali che ne fanno uno dei centro più interessanti della zona. E anche l’enogastronomia locale ha i suoi piccoli gioielli. Qui nei casolari di campagna si usa ancora fare il pane in casa, la salsa di pomodoro, gli insaccati di maiale e le acciughe sotto sale.
Ottimo il saporito pomodoro di Belmonte protetto dal marchio De.CO nelle due diverse tipologie “Cuore di Bue” e “Gigante”, seguito  da conserve sott’olio, capocolli, soppressate e salsicce a denominazione di origine protetta, una grande varietà di formaggi tra cui il Caciocavallo Silano Dop, il formaggio podolico i fichi secchi lasciati appassire al sole sulle “cannizzole” e poi lavorati a trecce, coroncine e crocette, e naturalmente il Rosso o Rosato da uve Marcigliano, Gaglioppo, magliocco  e Bianco da Greco Bianco. Tra le ricette gastronomiche più note troviamo “u piattu e pimmiduori” (insalata di fette di pomodoro condite con cipolla rossa di Tropea, capperi, rondelle di peperoncino fresco, olio extravergine di oliva, basilico, sale in cui si possono aggiungere lamelline sottili di bottarga di tonno di Pizzo Calabro), le lagane e ciciari, la pasta di ziti con la carne di pecora, le melanzane ripiene e i dolci a base di fichi.”

Per saperne di più:

info@ecovacanzebelmonte.it

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