Nuovi modelli di ospitalità: l’albergo diffuso, una formula per intenditori
Autore/Autrice: Teresa Trifilio
Anno accademico: 2006-2007
Università: Università degli Studi della Calabria
Email: trifiliopc@libero.it
Presentazione
Il presente lavoro si è proposto in primo luogo di analizzare una formula di ricettività extra-alberghiera che prende il nome di Albergo Diffuso: “diffuso” poiché si tratta di una multi-struttura dislocata in più edifici che offre i classici servizi alberghieri in una nuova formula di somministrazione, a cominciare dalla struttura che capovolgendosi diventa da verticale (i tipici alberghi) ad orizzontale (più edifici all’interno dell’area A del borgo a gestione unitaria ed originale); analisi svolta in funzione di una attuale staticità del settore turistico, che soffre oggi la concorrenza di proposte alternative offerte da nuove mete turistiche
La forte vocazione turistica italiana, che è comunque tra le nazioni più ricche a livello di varietà e qualità di beni artistici e culturali, oltre che di ricchezze naturali e paesaggistiche, ha bisogno di innovazione nella proposta, riqualificazione e posizionamento sul mercato del made in Italy in un nuovo package adeguatamente strutturato. Lo sviluppo del turismo e la maturità del turista ha spinto gli operatori del settore ad ampliare la gamma dei servizi offerti (creando però maggiore concorrenza) e la loro qualità (prestazioni che soddisfano il cliente). In pratica si deve attuare una pianificazione di marketing volta ad osservare l’ambiente circostante, soprattutto le richieste dei fruitori attuali e potenziali in modo tale da incontrare e soddisfare le loro esigenze, offrire un prodotto realmente “market oriented”, raggiungendo così la soddisfazione del cliente o customer satisfaction.
Il passo successivo è stato quello di indagare tramite analisi diretta ed empirica in una realtà di AD già operativo, in modo tale da stabilire le coordinate per impostare un progetto all’interno di un borgo della Regione Calabria. La scelta è caduta su Guardia Piemontese, piccolo borgo marinaro del medio tirreno Cosentino, noto per le sue terme, di origine valdese, conserva ancora oggi l’antico dialetto di origine DOC: l’occitano. A seguito delle persecuzioni che colpirono i seguaci di Pietro Valdo, queste popolazioni in fuga dal Piemonte giunsero in Calabria dove si insediarono, mantenendo sempre però la loro tradizione e la loro lingua per l’appunto.
In un Albergo diffuso il livello generale dei servizi deve essere di medio alto livello, ciò richiede importanti capacità imprenditoriali e gestionali in modo tale da essere in grado di soddisfare quel segmento di mercato interessato ed esigente, che avverte la professionalità di chi cerca non tanto di vendere un prodotto quanto di far turismo come esperienza di un territorio. Una formula quindi rivolta ad un mercato di nicchia, che richiede non solo al promoter ma a tutta la popolazione un coinvolgimento non esclusivamente economico, ma anche e soprattutto emotivo, di trasmissione di antiche conoscenze. Creare una squadra quindi in cui i vari attori promuovono non un prodotto per un personale ritorno economico ma un territorio e le sue tradizioni; una filiera capace di relazionare tra loro gli operatori dal punto di vista produttivo, organizzativo, tecnologico, finanziario logistico e commerciale in modo da promuovere l’intero territorio non solo l’AD.
I metodi di indagine sono stati molteplici: ricerche bibliografiche e multimediali, indagini stake-holder ad attuali ed eventuali imprenditori locali interessati, ricerche presso enti pubblici quali: APT, Assessorato al Turismo, Osservatorio del Turismo, Enti preposti al controllo e all’analisi dei movimenti turistici, interviste per rilevazione del livello di interesse di artigiani e commercianti nell’area circoscritta per verificare quanto un’idea del genere possa essere realizzabile. Oltre a ciò la partecipazione a convegni sul tema, contatti diretti con l’ideatore della formula, Associazione Nazionale AD, esperienza diretta in AD. Ed infine per una maggiore scientificità della Feasibility Analysis è stata seguita la SWOT analysis,una analisi di supporto alle scelte che risponde ad un’esigenza di razionalizzazione dei processi decisionali. Si tratta di analizzare il contesto territoriale d’interesse ed individuare i punti di forza (Strenghts) e debolezza (Weaknesses) interni all’idea progettuale oltre che le opportunità (Oppotunities) e le minacce(Threast) dell’ambiente circostante e del mercato in cui si opera. Lo scopo dell’analisi è quello di individuare, all’interno di un determinato contesto territoriale, le opportunità di sviluppo legate alla valorizzazione delle risorse esistenti e al contenimento dei rischi derivanti da congiunture esterne.
Le principali conclusioni cui si è pervenuti a termine di tale percorso sono:
- Il settore turistico necessità oggi di una pianificazione strategica di interventi volti a riqualificare l’offerta in termini qualitativi e concorrenziali, rispetto agli scenari proposti da mete turistiche nuove.
- Il modello AD ritenuto un tipico prodotto made in Italy potrebbe rientrare tra le alternative da individuare per fare da volano al rilancio del comparto. Esso infatti racchiude in se una serie di componenti tali da non essere invasivi nella realtà in cui si opera. Anzi rappresenta la possibilità di offrire innovazione e qualità d’offerta e allo stesso tempo recuperare e tutelare un patrimonio architettonico, artistico e culturale altrimenti destinato ad essere sommerso dalle tecnologie del villaggio globale.
- La Calabria che attraversa un momento difficile in tutti i settori potrebbe sfruttare la varietà culturale , linguistica , di tradizioni per realizzare un piano territoriale adeguato.
- Guardia Piemontese individuata come location ideale per un progetto di AD manifesta un particolare interesse alla formula, legato anche alla possibilità offerta di conservazione e diffusione della tradizione popolare.
- La realizzazione dell’idea richiede la messa in rete degli operatori portatori di interessi oltre che una vasta opera educativa volta allo sviluppo di una cultura dell’accoglienza; la riqualificazione professionale degli attori economici; il recupero ambientale dell’area. L’immissione di nuove tecnologie per il controllo e la diffusione delle informazioni.
Il presente lavoro lascia naturalmente aperta la strada ad ulteriori approfondimenti e sviluppi ed in particolare:
- Perfezionamento dell’idea progettuale per AD a la Gàrdia e richiesta di fondi pubblici e privati per giungere a realizzare l’opera.
- Creazione di un GAL capace di gestire gli interessi diversi collegandoli tra di loro.
- Apertura di tavole rotonde e dialoghi per regolamentare l’alternativa extra-alberghiera sia in Calabria che a livello nazionale, in particolare rivolto alla creazione di una carta d’identità dell’Albergo Diffuso.
- Immissione del prodotto e promozione come made in Italy all’estero.
Teresa Trifilio
RELATORE: Prof. Geppino De Rose Candidata: Teresa Trifilio