Febbraio 2007. Boom degli AD secondo Repubblica
3 febbraio: convegno sull’AD ad Arzachena.
4 febbraio L’inserto domenicale del Sole 24 Ore dedica un articolo ai 4 Alberghi diffusi della Sardegna. 9 febbraio La Repubblica dedica un’intera pagina agli AD (autrice dell’articolo è Chiara Dino). Anche la Repubblica edizione Bari dedica una pagina intera agli AD della regione Puglia.
Italia, il boom degli “alberghi diffusi” così l’antico borgo diventa hotel
di CHIARA DINO
MILANO - Se ne è parlato poco ma, potete giurarci, presto, forse già quest’estate, l’albergo diffuso diventerà il tormentone del viaggiatore che detesta farsi chiamare turista. Un buon dizionario della lingua italiana lo definisce “struttura ricettiva orizzontale”, situata nel centro storico di un borgo di notevole interesse artistico, dotata di una reception e di stanze ricavate in antiche dimore lì intorno. Qualcuno lo chiama anche paese albergo. Anche se in realtà non proprio a ragione: quest’ultimo, in genere, è un antico borgo disabitato, trasformato interamente in struttura ricettiva.
“L’albergo diffuso – ci tiene a sottolineare Giancarlo Dall’Ara, che poi è quello che in Italia ha lanciato l’idea – è un modello di sviluppo globale del territorio, perché inserisce le strutture ricettive all’interno di un paese abitato e ne rilancia l’economia. È un luogo adatto a chi vuole inserirsi in una comunità, vivere a stretto contatto con la sua gente, diventare, anche se solo per pochi giorni, un vero abitante del luogo”.
Il risultato è bizzarro, nulla a che vedere con l’ormai vecchio agriturismo né con il più recente bed and breakfast. Provate ad andare nel centro storico di Specchia, in pieno Salento. L’arrivo de La residenza in, dentro al dedalo di viuzze d’impianto medioevale, ha creato una strana commistione di lingua e costumi. In prima battuta le vecchine del luogo facevano fatica a parlare con inglesi e francesi: adesso vendono loro prodotti locali e conserve. Insomma, l’idea non è male.
(9 febbraio 2007)