Albergo Diffuso, una nuova idea di ospitalità turistica made in Italy: il caso di Ceglie Messapica.

Albergo Diffuso, una nuova idea di ospitalità turistica made in Italy: il caso di Ceglie Messapica. Sintesi della Tesi di Gabriella D’Ernesto

Nella società moderna il settore turistico occupa una posizione di rilievo per la promozione dell’immagine di un dato territorio a livello nazionale, regionale e locale.

Secondo l’UNWTO, il turismo è “l’insieme delle attività delle persone che viaggiano e soggiornano al di fuori del loro ambiente usuale, per un periodo di tempo superiore alle 24 ore e inferiore ad un anno, per motivi di svago, di lavoro o di altra natura, purché non correlati all’esercizio di un’attività remunerata”.

Inoltre, la “Carta dei diritti del turista” definisce il turismo come un bisogno primario e collettivo. Oggi, il viaggio è considerato sempre più spesso un’esperienza da ricordare, quindi la scelta di un luogo di vacanza è diventata un vero e proprio indicatore dello stile di vita dell’individuo che lo compie.

Dalla lettura dell’elaborato si evince che il settore turistico rappresenta un’attività economica di primaria importanza per molte regioni italiane.
A tal proposito, numerosi sono i casi di aree geografiche di grande, media e piccola dimensione che hanno intrapreso la scelta di creare i presupposti per una destinazione turistica di successo, laddove questa non sia ancora considerata tale: a patto che sia dotata delle potenzialità necessarie per diventarlo.

In questo contesto si colloca il presente lavoro, che ha come obiettivo lo sviluppo di un piano strategico di marketing turistico focalizzato sulla progettazione di un albergo diffuso, situato in un piccolo comune pugliese tra la Valle D’Itria e l’Altosalento: Ceglie Messapica (o semplicemente Ceglie).

Ci si propone sul mercato come gestore privato di una struttura ricettiva,con l’intento di sviluppare un’idea di business, partendo dalla volontà di voler porre in primo piano la riscoperta di un turismo legato soprattutto alla tradizione rurale della zona di Ceglie Messapica, paese ancora poco conosciuto della Provincia di Brindisi, dotato di un centro storico molto caratteristico, che con il passare degli anni tende sempre più allo spopolamento.

Lo scopo di questo lavoro è individuare, attraverso una segmentazione della potenziale domanda, i punti fondamentali per lo sviluppo dell’albergo diffuso, modello innovativo interamente made in Italy.
Tenendo a mente che uno degli obiettivi principali degli alberghi diffusi è destagionalizzare l’offerta turistica, che nel caso di Ceglie è concentrata unicamente nella stagione estiva, si punterà in primo luogo alla diversificazione dell’offerta, al fine di soddisfare le aspettative, i desideri e i bisogni del turista in modo diverso rispetto a quanto fanno i concorrenti all’interno dello stesso scenario paesaggistico.

La recente e innovativa esperienza alberghiera rappresenta un tema complesso e di non semplice definizione, infatti il suo stesso ideatore, il professor Giancarlo Dall’Ara, definisce testualmente l’albergo diffuso: “Un po’ casa, un po’ albergo, per chi non ama i soggiorni in hotel”. Esso è il frutto di una proposta concepita per permettere agli ospiti di “vivere” a stretto contatto con la cultura di un centro storico o una zona tipica di una città o di un paese, potendo contare su tutti i servizi alberghieri (accoglienza, assistenza, ristorazione, spazi e servizi comuni per gli ospiti) e alloggiando

in case e camere distanti non oltre 300 metri dal “cuore” dell’albergo, lo stabile nel quale sono situati la reception, gli ambienti comuni e l’area ristoro.
In linea con l’idea di uno sviluppo turistico ecosostenibile, l’albergo diffuso non richiede per la sua realizzazione la costruzione di nuovi edifici o nuove strutture, ma si limita a recuperare/ristrutturare paesi con centri storici di elevato interesse culturale e architettonico, caratterizzati da una radicata tradizione rurale, mettendo in rete quello che esiste già.

Altro aspetto da non trascurare è che l’albergo diffuso può essere usato come una sorta di presidio sociale per il settore turistico dei centri storici in cui è collocato, stimolando iniziative che coinvolgano la partecipazione attiva dei produttori locali e degli stessi residenti, considerati componente chiave dell’offerta turistica.

Grazie all’originalità della proposta, l’albergo diffuso si pone come una delle ultime frontiere del turismo italiano e non solo, proponendo non un semplice soggiorno, ma uno stile di vita.
Il personale interesse nei confronti dello sviluppo turistico sostenibile in Puglia e gli elementi finora considerati sono le principali ragioni che hanno motivato lo svolgimento di questo lavoro.

Lo sviluppo dell’elaborazione del progetto si compone di sei parti.
Nel primo capitolo, dopo aver spiegato l’approccio metodologico (il Tourist Experience Design) utilizzato per la stesura del lavoro, viene individuato e motivato il ruolo che si intende svolgere all’interno del progetto. In questa prima parte sono illustrati gli eventi più importanti che hanno segnato la storia del modello dell’albergo diffuso e le sue caratteristiche principali. In seguito, sono esposti gli obiettivi e i requisiti per aderire all’Associazione Nazionale degli Alberghi Diffusi (ADI). Infine, per non incorrere nella mancata osservanza delle norme e adottare tutte le misure necessarie per un completo sviluppo del lavoro, si è ritenuto opportuno esaminare nel dettaglio la normativa nazionale e regionale in merito al tema trattato.
Nel secondo capitolo sono messi in luce gli aspetti geografici, paesaggistici, storici, architettonici, artistici, antropologici, enogastronomici, culturali e tradizionali,di maggiore rilievo del contesto territoriale di riferimento in cui è posizionato l’albergo diffuso: il borgo di Ceglie Messapica.
Nel terzo capitolo, dopo una breve panoramica generale sul turismo in Italia,vengono analizzati i principali dati relativi all’andamento dei flussi turistici regionali, provinciali e locali, e alla relativa offerta ricettiva. Successivamente, sono descritte le caratteristiche principali del turista-tipo e le motivazioni che lo spingono a scegliere la Puglia come meta di viaggio. Inoltre,sulla base dei dati rilevati, si è ritenuto utile elaborare un breve questionario quantitativo, e sottoporlo ad un campione rappresentativo dell’offerta ricettiva cegliese, composto da dodici strutture alberghiere ed extra-alberghiere. Questa parte di ricerca e analisi ha l’obiettivo di studiare nella sua specificità la situazione dell’offerta ricettiva e della domanda turistica cegliese, cercando di individuare i target di riferimento per il posizionamento del prodotto turistico sul mercato. Il capitolo si conclude con un’analisi SWOT, necessaria ad affinare la strategia che si intende utilizzare per la realizzazione del progetto dell’albergo diffuso.
Nel quarto capitolo, dopo un’analisi dettagliata delle best practice messe in atto dai migliori alberghi diffusi presenti sul territorio nazionale, l’elaborato si concentra sullo sviluppo strategico dell’offerta turistica del prodotto che si intende realizzare. In questa fase sono definiti gli obiettivi,le azioni, le modalità gestionali, e l’offerta di attività e servizi (alberghieri e non),

necessari a delineare i presupposti per la creazione di un prodotto competitivo di successo, unico nel suo genere, che miri all’eccellenza sia nel settore turistico, che in quello di sviluppo territoriale. Il quinto capitolo si focalizza in primis sulle strategie di comunicazione turistica,online e offline, ipotizzate per un’efficace promozione dell’albergo diffuso. In secondo luogo, invece, si delineano i principali elementi strategici per un piano di monitoraggio dei risultati ottenuti e della relativa customer satisfaction.

Nella sesta e ultima parte sono raccolte le considerazioni finali in merito al lavoro presentato nel corso dell’intero elaborato.

GDA Giancarlo Dall'Ara Consulenze e progetti di marketing
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