Albergo Diffuso: un albergo orizzontale per turismo di comunità
Autore/Autrice: Claudio Piacentino
Anno accademico: 2007 – 2008
Università: Università degli Studi di Trento
Email: c.piacentino@studenti.unitn.it
Introduzione
Il turista odierno è stufo delle solite destinazioni, delle medesime proposte e di rivivere vacanze identiche ogni anno. È un turista esperto e particolarmente esigente, che ricerca l’autenticità dei luoghi per vivere sensazioni ed esperienze uniche. Per questo motivo l’offerta turistica italiana negli ultimi anni sta adottando ed implementando politiche orientate maggiormente alla valorizzazione del rapporto tra l’ospite ed il territorio. Tra tutte le proposte ed i modelli di ospitalità turistici si è deciso di analizzare e descrivere la formula ricettiva più innovativa ed all’avanguardia del panorama turistico italiano, in grado di mettere a fuoco questo legame: l’albergo diffuso.
L’albergo diffuso è una struttura che offre i servizi tradizionali alberghieri ed è ubicato nel territorio con una logica del tutto particolare, il cui obiettivo è valorizzare l’ambiente dei centri minori. È un modello capace di soddisfare le esigenze più profonde dei turisti, in quanto è in grado di garantire la concretizzazione di un turismo culturale, di comunità e sostenibile allo stesso tempo. Infatti, l’albergo diffuso ha un impatto ambientale nullo, in quanto la sua creazione deriva dalla ristrutturazione di appartamenti e case facenti parte del patrimonio edilizio locale. Scopo del restauro è metter in sesto immobili per l’ospite, che rispettino lo stile architettonico ed autentico della località, in modo tale da immergere il turista in un’atmosfera comunitaria originale. Perché quest’ultima si presenti compatta, è necessaria la formazione e l’utilizzo di tecniche di marketing territoriale, che rispettino le politiche degli ambienti locali. Questi aspetti saranno il cuore del primo capitolo, in cui verranno evidenziate le caratteristiche e l’idea di fondo dell’albergo diffuso, per inquadrare e definire chiaramente il fenomeno. Poi si analizzeranno altri modelli di ospitalità, quali l’albergo tradizionale, il B&B, l’agriturismo ed il borgo albergo, per sottolineare le differenze che garantiscono all’albergo diffuso di proporsi come ‘modello dei modelli d’ospitalità’’.
L’albergo diffuso è una proposta articolata che ingloba numerosi punti di forza, quali lo stile originale ed autentico, il rispetto dell’ambiente, la capacità di soddisfare un’ampia gamma d’utenti, proponendo così un vero e proprio stile di vita alternativo. Nonostante questi elementi, si descriverà, nel secondo capitolo, come l’albergo diffuso sia un modello che ha visto e vede tutt’ora poche realizzazioni a livello nazionale, sia per l’assenza di una normativa chiara e comune, che per la scarsa collaborazione tra pubblico e privato. A livello nazionale, alcune Regioni disciplinano il modello con norme differenti e questo aspetto crea solo confusione tra i potenziali ospiti e gli operatori turistici. A livello locale, il progetto di un albergo diffuso richiede il consenso e l’accordo tra tutti i commercianti, gli artigiani, i residenti e gli Enti interni al territorio, in quanto si propone come modello di sviluppo territoriale. Risolvere questi gaps permetterebbe l’elevazione e l’ascesa turistica del modello sia in campo nazionale che internazionale, e l’accrescimento del marchio turistico made in Italy.
Per valorizzare il lavoro, è stata sfruttata l’occasione messa a disposizione da un progetto di albergo diffuso, nel comune di Cavedine, in provincia di Trento. Dopo aver incontrato il sindaco del paese e l’architetto che ha realizzato il progetto, è stato possibile approfondire il materiale da loro fornito. Per questi motivi l’ultima parte sarà incentrata sulla descrizione del progetto ‘Cavedine EcoHotel’, con l’obiettivo di analizzarne, avvalendosi della swot analysis, i punti di forza e debolezza, per evidenziare gli scenari futuri ed il suo inserimento nella località. Cavedine è una realtà che presenta paesaggi incantevoli e numerosi reperti storici, una fauna ed una flora ricche e suggestive, ma soprattutto offre un’ampia gamma di prodotti tipici, e fa dell’enogastronomia il proprio valore aggiunto. Nonostante la compresenza di questi fattori, Cavedine assieme all’intera valle in cui è localizzato, presenta un tasso d’attrattività turistica pressoché nullo, ed un mercato che non è cresciuto quanto si desiderava. Quindi, l’idea è quella di creare una struttura centrale nella frazione più suggestiva, da un punto di vista panoramico, del comune, che disti equamente dagli altri paesi, in cui verranno ristrutturate le case adibite all’albergo diffuso, con lo scopo di accattivare ed immergere il turista in un contesto di pregio e comunitario, e porre le basi per uno sviluppo economico e turistico della località.
Claudio Piacentino
Relatore:
Prof. Onorio Clauser