4 settembre 2004
L’esperienza dell’albergo diffuso Antica Dimora del Gruccione
E il turismo diventa fattore propulsivo, un turismo ambientalmente sostenibile che ha fra i suoi protagonisti Gabriella Belloni, passata dalle aule universitarie e dall’insegnamento della filosofia alle stanze della casa seicentesca dei Mura-Camosso e dei Meloni, già all’avanguardia nell’Ottocento come produttori del cognac di Sardegna e di acquavite di qualità oltre che allevatori di cavalli della razza anglo-arabo-sarda. Veronese di nascita, madre sarda, Gabriella Belloni ha trascorso qui molte delle vacanze estive. E ha finito per restare attaccata alle sue radici così fortemente da trasferirsi a Santulussurgiu in una casa elegante, tutta di pietra, ricca di archi e volte, travi a vista, caminetti, antichi ferri battuti eleganti. L’albergatrice abita in un’ala dell’antica dimora da lei intitolata al gruccione, uccello tropicale elegante e coloratissimo che arriva sulle montagne vulcaniche che sovrastano il paese a giugno, come tanti villeggianti. «Dal 2002-racconta- ho trasformato quattro stanze in albergo, diffondendo poi l’iniziativa con altrettante stanze della casa antistante di proprietà della mia socia, Maria Onni, maestra nell’arte di produrre il casizolu. È un lavoro impegnativo, dura dodici mesi all’anno, ora siamo al tutto esaurito, come durante il Carnevale e la Settimana Santa. Vengono qui da tutta Italia, dalla Germania, si affacciano inglesi e statunitensi, slavi e giapponesi, molti sardi, cagliaritani soprattutto, arrivano prevalentemente non d’estate». (Unione Sarda)